La flottiglia fantasma per Gaza …un problema che si materializza!
- oposservatoriopoli
- 26 set
- Tempo di lettura: 7 min
L’armata di gommoni immaginari che fa tremare i sovranisti da salotto: più paura delle barchette che dei bilanci pubblici!
E si, la flottiglia in un certo senso fa paura perché dal niente si è materializzata e si palesa come un mostro politico!
A chi fa paura?
In realtà a nessuno, però questa combriccola in mare sta creando problemi più grandi di quello che immaginavamo tutti, tanto da dover spostare la nostra Marina Militare in acque calde!
La cosiddetta flottiglia “umanitaria” non è altro che una manovra politica di interferenza contro il governo israeliano: una nuova forma coinvolgente di Jihad concepita da Hamas e dalla Fratellanza Araba, veri e propri deus ex machina che tirano i fili di questa follia.
Direto la flottiglia, di fatto c’è la Freedom Flotilla Coalition, una coalizione creata con l’obiettivo di sfidare il blocco marittimo israeliano a Gaza.
Poi c’è la Global Sumud Flotilla, uno specchietto per le allodole, coordinata da Freedom Flotilla Coalition insieme ad altri gruppi come Global Movement to Gaza, Maghreb Sumud Flotilla e Sumud Nusantara e …udite udite...Union of Agricultural Work Committees, la più grande istituzione per lo sviluppo agricolo della Palestina di Yasser Arafat, fondata nel 1986.
Zaher Birawi, uno dei fondatori della Freedom Flotilla Coalition è stato indicato dal Ministero della Giustizia israeliano come membro di un’organizzazione terrorista per legami con Hamas così come IHH (Insani Yardim Vakfi), ovvero, la “Fondazione per i Diritti Umani e le Libertà e per il Soccorso Umanitario” con sede a Istanbul, che ha avuto un ruolo chiave nelle prime grandi flottiglie per Gaza.
L'organizzazione turca ha avuto quindi “un ruolo chiave“ nelle flottiglie storiche e che è accusata, come riportano varie fonti (anche israeliane), di avere rapporti economici e politici con Hamas.
Ovviamente la sinistra italiana è caduta - o forse ha scelto di cadere - nella rete islamista che muove la “Flotilla”.
Non è possibile non sapere o non conoscere...ma, soprattutto, non essere informati.
Ma di quale sinistra stiamo parlando?
Di "Alleanza Verdi e Sinistra", del partito "Europa Verde - Sinistra Italiana" e di altri soggetti (perlopiù instabili...) che, dietro il paravento dell’ambientalismo, cercano di spacciarsi per interpreti di un socialismo democratico.
In realtà si tratta di una sinistra estremista, radicale e aggressiva, che si serve dei sindacati per portare avanti il lavoro sporco.
E la Cgil?
E Maurizio Landini?
Camerati tutti presenti!!
Ma non negli scioperi per la sicurezza o per i salari dei lavoratori italiani.
No. Scendono in piazza oramai solo per alimentare il fortissimo rischio che ai sindacati si uniscano collettivi di sinistra estrema con l’unico intento di provocare disordini.
E così è stato.
È accaduto nelle piazze di Milano, Roma e Napoli.
Inutile poi a posteriori nascondersi dietro un dito di una molotov.
A capo di questa manovra c’è il duo Fratoianni-Bonelli, già noti (e non solo...) per il patto di alleanza politica stretto col partito democratico il 6 agosto del 2022 appena caduto il governo Draghi.
Mentre, ad esempio, la Mirafiori vede due operai su tre in cassa integrazione, mentre Stellantis è senza rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, mentre le fabbriche italiane a rischio sono numerose e diffuse su tutto il territorio nazionale, specialmente nei settori metalmeccanico come le Acciaierie d'Italia e JSW Steel oppure automotive, inclusa componentistica come Lear Corporation e il chimico-farmaceutico tra cui Venator...mentre nel nostro paese accade tutto questo... la Cigl cosa fa?
Semplice, punta Montecitorio e alza in piazza la bandiera della Palestina assieme a quella Antifà!
Pazzesco.
Indecente.
Osceno.
Una vergogna tutta italiana.
sono oltre 2.000 le aziende leader a rischio in Italia, mentre la Confederazione Generale Italiana del Lavoro manifesta per la Palestina in un piano strategico ideato contro l’occidente da Hamas e dalla Fratellanza musulmana.
In Italia, il reato di alto tradimento è tradizionalmente considerato un reato proprio del Presidente della Repubblica, configurato come una grave violazione del dovere di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione, soprattutto quando finalizzato a sovvertire l’ordine costituzionale o le istituzioni democratiche.
A nostro avviso, tuttavia, tale fattispecie andrebbe rivista ed estesa a chiunque - direttamente o indirettamente, per dolo o per colpa - attenti all’integrità della nazione.
Perché l’iniziativa a incastro della Flottiglia questo è, tanto che è dovuto intervenire il Presidente del Consiglio Meloni che, impegnata a New York nell’Assemblea generale dell'Onu, ha dichiarato in merito: “Non c'è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra. L'Italia media per consegnare a Gaza i loro aiuti…”
Invece, per dolo di chi insiste con questa farsa, a causa di una millantata aggressione “bellica” (posta in essere non si sa da parte di chi), da ieri, per proteggere gli Italiani a bordo delle barchette, vede addirittura interessata la nostra marina militare nazionale con la messa in campo della fregata Virginio Fasan (F-591) conosciuta come la “nave ammazzadroni” e l’anti sommergibile Alpino (F591) con il rischio di creare una vera e propria una crisi diplomatica - e militare - con lo Stato d’Israele.
Senza considerare i costi che lo Stato Italiano deve sopportare.
Ma non basta.
Non contenti di pattinare sul filo del rasoio, anche gli Spagnoli hanno inviato una nave da guerra, il pattugliatore oceanico Furor (P46) della Buque de Acción Marítima (BAM), nave polivalente con alta tecnologia e superiori capacità operative.
Tutto questo per “proteggere” una flottiglia di barchette il cui equipaggio, composto da persone provenienti da 44 nazioni, ha solo l’intenzione di creare scompiglio nelle acque territoriali d’Israele per aiutare la falange politica di ...?
E ricordiamoci bene: in questa guerra Israele è l’aggredito, non la Palestina di Hamas!
La Meloni conclude sulla questione: "Non avendo grandi materie sulle quali mobilitarsi in patria, l’opposizione le va a cercare in Palestina".
Insomma, questa situazione appare come la storia del figlio scemo che, non sapendo come distinguersi a casa propria, va a mettersi nei guai nel cortile del vicino!!!
La fotografia che scattiamo è molto preoccupante.
"Alleanza Verdi e Sinistra" e Cigl partecipano volontariamente ad una missione estera “contro” lo stato d’Israele organizzata a monte da Hamas e dalla Fratellanza Araba, mettendo così a rischio se stessi, i rapporti diplomatici internazionali e la stabilità militare nel Mediterraneo.
Come se tutto ciò non bastasse, Cigl aizza in patria i militanti sindacali ai quali in piazza si uniscono i collettivi di estrema sinistra per creare una forte tensione volta a destabilizzare l’attuale governo.
Piazze sfasciate, stazioni devastate, lancio di vernice rossa contro la polizia e magliette con i simboli delle brigate rosse che spuntano nelle manifestazioni dei giovani democratici(?).
Ci piace ricordare che se spacchi le vetrine di un negozio di un padre di famiglia che lavora per mantenere i figli non sei un rivoluzionario...ma solo un pezzo di merda...
È chiaro, dunque, che non siamo di fronte ad una “improvvisazione politica o a un gesto di solidarietà maldestra” perchè dietro tutto questo c’è una regia ben precisa che utilizza la retorica dell’umanitarismo come maschera e trasforma partiti e sigle italiane in strumenti inconsapevoli - o peggio, consenzienti - di un disegno più ampio, quello che Hamas e la Fratellanza musulmana hanno concepito per indebolire Israele e, con esso, l’Occidente.
Soprattutto c’è un disegno che tenta di minare l’attuale governo Italiano democraticamente eletto.
Tanto è vero che molti messaggi che arrivano dalla Flottiglia non possono essere ignorati da nessuno, infatti si dice sia finito il carburante, sono finiti i viveri, sono finiti i soldi per la logistica, Greta Thunberg ha deciso di lasciare la flotta (in verità noi sappiamo che è stata allontanata perché accusata di egocentrismo pubblicitario) e subito dopo emerge il disaccordo sulla convergenza della lotta pro-Pal con quella per i diritti arcobaleno, tanto che il coordinatore tunisino Khaled Boujemâa ha lasciato la missione a causa della presenza di Saif Ayadi, "attivista queer" arabo.
Poi i droni che in realtà erano razzi di segnalazione, poi ancora altri droni, stavolta con granate(?) colorate, insomma …
L’obiettivo di creare una tensione artificiale e costante, volta a destabilizzare l’attuale governo è riuscita, ma non fino in fondo!
È chiaro che non si tratta di episodi isolati o di semplici errori politici: c’è un disegno lucido, orchestrato da chi vuole trasformare l’Italia in una pedina sacrificabile nel gioco della destabilizzazione mediorientale, soprattutto contro Israele.
Hamas e la Fratellanza Araba hanno trovato nelle piccole fratture interne del nostro Paese terreno fertile per diffondere propaganda, infiltrare movimenti e manipolare partiti che si prestano - consapevolmente o per calcolo - a recitare un copione scritto altrove.
Chi se non la sinistra, quindi, avvezza all’immigrazione clandestina e all’accoglienza senza misure di sicurezza?
E la Cigl di Landini?
Ma di questo ce ne occuperemo più in là …
Perché di Landini abbiamo ancora tanto da scrivere...
Chi ha creato tutto questo ha un solo obiettivo: indebolire Israele, minare l’unità dell’Occidente e portare la guerra ideologica e religiosa dentro i nostri confini “usando la sinistra radicale italiana come cavallo di Troia”.
Ma in questa moderna Iliade non c’è Paride, non c’è Achille, qui c’è solo Ettore che difende i confini della nostra nazionale ...
L’attuale governo conosce i metodi adottati dall’opposizione che opposizione non è, ed ha già arginato i danni del figlio scemo nell’altro cortile …
E allora ricordiamolo con chiarezza che chi oggi presta il fianco a queste manovre non sta facendo politica ma sta giocando con il fuoco.
Perché la vera posta in gioco non è una manifestazione o una flottiglia, ma la sicurezza nazionale e la libertà stessa dell’Italia.
Si auspica un rinsavimento di molti …
A bientôt
a cura di Fidi@s1970
(Image CICI AI)










Ma poi rimane sempre quel grosso punto interrogativo, la presenza di D’Alema in Cina, l’unico italiano da invitare? Nessun’altro di sinistra? E la vendita di armi? Ti dice qualcosa? Le sovvenzioni economiche di Maduro ai 5 stelle? Guarda caso quando Di Battista fece il libro/ viaggio nel Sud America?
Per il resto la Guerra è già scoppiata, le incursioni aeree e sconfinamenti ( sempre stati e tollerati) ieri addirittura in Alaska, quindi Putin non teme nessuno.
Nessuna parola sulla Palestina da parte di Russia/Cina ed altri Stati, questo perché passano armi agli arabi, però non ne parlano e gli stronzi siamo noi. Ovviamente la sinistra Italiana non li critica, il problema è il Governo, loro collusi e veri complici di…