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OP Osservatorio Politico

"Il Disubbidiente"...il libro... e "Il Traditore"...il film...

  • oposservatoriopoli
  • 24 set
  • Tempo di lettura: 5 min

Dalla carta alla pellicola... alla morte, e le strane coincidenze …


Francesco Pazienza nel suo primo libro, scritto interamente mentre era detenuto in carcere, pose alcuni "facili" quesiti.

 

Chi ha ucciso Roberto Calvi, il banchiere di Dio?

 

E chi ha voluto il crack del Banco Ambrosiano?

 

Che cos'era realmente la loggia "Propaganda 2" di Licio Gelli?

 

E perché Ali Agca, l'attentatore del Papa, ha dato diverse versioni del suo gesto?

 

E infine, che cosa sono stati e che cosa sono oggi, i servizi segreti italiani?

 

Francesco, detto “Cicci”, con quel libro intese gettare nuova luce sui misteri che segnarono gli ultimi venticinque anni di storia italiana (...correva il 1999) e svelare l'esistenza della vera guerra fredda che si è svolta nel nostro paese: quella tra gruppi politico-finanziari e apparati dell'intelligence contrapposti.

 

Ma, c’è sempre un ma …

 

Siamo sicuri che quel libro sia stato pubblicato integralmente?

 

O meglio, ci sono tutti i capitoli oppure ne manca uno?

 

Facciamola facile...

 

Probabilmente ne manca uno. Anche senza probabilmente.


La nostra fonte ci ha raccontato, poco e male, che a quel libro manca un capitolo, forse il più importante, quello per il quale Francesco, e molti altri, passarono grossi guai solo per aver pensato di pubblicarlo …

 

Il libro del “disubbidiente” avrebbe dovuto contenere un capitolo che alla fine avrebbe raccontato il perché, o meglio, i perché delle tante storture che videro il nostro bel Paese piagato e vittima di manovre geopolitiche talmente complesse che anche i grandi burattinai, in più occasioni, ne persero i fili!!!

 

“Si, quel libro è monco in realtà, io l’ho letto molti mesi prima, quando era in bozza, ricordo di averlo portato io a rilegare in una tipografia in viale Liegi, a Roma, credo fosse l’ottobre del 1998. Ricordo di aver letto pezzi di storie buttate dentro un grande pentolone, secondo Cicci, erano porzioni di tutti i misteri dell’Italia degli anni ’60, ’70, ’80 e addirittura ’90, lui era solito scrivere cose e buttarle nel mazzo per fare più caos di quello c’era però, l’ultimo capitolo, quello che poi non è uscito nel libro, beh, quello raccontava molto, forse troppo, parlava di cose internazionali che ancora oggi è meglio tacerle! Francesco e molti altri, passarono molti guai solo perché avevano pensato di pubblicare quel capitolo, ma ora la smetto, non posso aggiungere altro!!!”

 

Abbiamo forzato un po’ la mano e …

 

“Vi ho detto che non posso aggiungere altro, comunque sia, se volete la notizia trovatevela da soli, posso solo dire che se troverete ‘uccellaccio’ poi capirete tutto! Ora basta!”   

 

Uccellaccio?

 

Che vuol dire?

 

Beh, così ci lascia la nostra fonte, nel dubbio, ma cosa aveva scritto Francesco di così scabroso in quell’ultimo capitolo?

 

Chi è uccellaccio?

 

Forse non lo sapremo mai però, ciò che sappiamo è che “Cicci” frena la sua penna sempre in prossimità del 1999.

 

Tutto quello che racconta si ferma, immancabilmente, ai primi mesi del 1999.

 

Perché?

 

Da Longanesi, casa editrice che dal 1999 mai replicò la stampa del libro pur avendo migliaia di richieste di ristampa, “Cicci” nel 2022 passò a Chiarelettere con il nuovo libro “La versione di Pazienza”.

 

Ma, esattamente, quale versione?

 

La sua o quella vera?

 

Faccendiere, agente segreto, massone, depistatore, protagonista di tanti misteri italiani, dalla strage alla stazione di Bologna (2 agosto 1980) alla morte del banchiere di Dio Roberto Calvi (17 giugno 1982) e al crac dell’Ambrosiano, ogni volta che si evoca il suo nome si materializza quel fuoriscena del potere che ha governato l’Italia nell’ombra seminando morte e terrore.

 

Ma “Cicci”, ad esempio, massone non lo è mai stato.

 

Così come non ha mai incontrato Gelli!

 

Numerosissimi, innumerevoli i riferimenti, i dati incrociati, le digressioni che Pazienza fa all’interno del suo primo memoriale ma …la ciccia?

 

Da Francesco nel 1999 ci si aspettavano un fiume di nomi, uno tsunami di storie e un terremoto di rivelazioni, mentre invece?

 

Abbiamo aspettato il 2022 ma anche nella sua “versione” …niente, poca roba!

 

Avrebbe potuto spaccare il mondo a metà e ancora una seconda volta a metà invece si è ben guardato dal raccontare episodi concreti, più che libri rivelazione, più che “confessioni pericolose” una sorta di romanzi che, stranamente, si fermano ai primi mesi del 1999.

 

Perché?

 

Cosa è accaduto dopo?

 

Nessuno ne parla, eppure Pazienza proprio nel maggio del 1999 incappa in quello che è stato il suo peggiore processo, un processo durato oltre ventitré anni, conclusosi addirittura nel 2018.

Strano che nessuno ne sappia nulla!!!

 

Niente, nemmeno un accenno, neanche nella “sua ultima versione” …

 

Tutto studiato, anche i dettagli, soprattutto quelli però, poi, a volte si perde il "grosso" …

 

La copertina ad esempio, quella del primo numero, racconta l’isolamento di un uomo con un grande conflitto e una forte tensione morale, il titolo stesso: “Il Disubbidiente” suggerisce una figura che si oppone, che non si sottomette.

 

È probabile che l’estetica giochi per richiamare mistero, clandestinità, segretezza però poi la medesima circostanza viene ripresa in un film dove l’attore principale per qualche istante "vive" la copertina del libro di Francesco.

 

Il film è “Il Traditore” e la pellicola narra le vicende di Tommaso Buscetta, mafioso membro di Cosa Nostra e successivamente collaboratore di giustizia.

 

Strano, un disubbidiente e un traditore che, nelle rispettive parti, in penombra, raccontano storie “particolari”.

Solo che Francesco che racconta è “dentro” una stanza mentre l’interprete del traditore è “fuori” dalle tendine, le classiche “veneziane” da ufficio di una volta e i due, Pazienza/Buscetta, non ebbero mai un incontro se non sulle carte della strage del rapido 904!!!

 

Il primo libro emana ancora oggi una strana e misterica atmosfera da dossier ma non contiene confessioni, e vista la natura “delle lettere dal carcere”, tutte sequestrate dalla procura di Roma (nel 1999….) possiamo dire che il libro stesso, scritto all’epoca “da dentro”, con accuse, versioni e documenti, alla fine è stato pubblicato leggero e poco rivoluzionario.

 

Eppure quando Mario Spagnol suggerì a Francesco di scrivere il libro, il suggerimento fu quello di scrivere un libro dossier e non un romanzo!

 

Peccato che Mario Spagnol morì proprio nel 1999, mentre usciva il libro.

 

In conclusione, Francesco tentò di raccontare di un suo terzo libro, accennò la stesura di un terzo libro, un libro che però partiva dal 1999 per arrivare ai giorni nostri, disse di uno scritto a quattro mani però, un pezzo dell’intervista nella quale raccontò di questo ipotetico libro (fatta il 2 marzo 2022 durante la presentazione del suo secondo libro a Roma, nella libreria “Il Libraccio” di Via Nazionale a Roma), è ormai (stranamente) scomparso da ogni area web esistente …  

 

Però...(c’è sempre un però!) non escludiamo che in futuro qualcuno possa magari regalarci la lettura di qualche lettera autentica di Pazienza che potrebbe fare luce su molti fatti che ancora oggi, rimangono nell’angolo buio dei gabinetti di riflessione delle logge dei colletti bianchi …

 

Francesco ha sopportato l’insopportabile, il tradimento, l’infamia, la derisione, la beffa, finanche l’insulto umano e morale di essere recluso in una struttura per malati mentali e poi di nuovo il 41 bis, fino alla scarcerazione che, per scontare la sua condanna, lo ha visto addirittura guidare le autoambulanze durante il terremoto dell’Aquila!

 

Lui ed Evita (il suo cagnolino che morì poco prima di Frank (così voleva essere chiamato Francesco: Frank...) erano in simbiosi, arroccati in una villa che da sul Golfo di Lerici.


Peccato che un pezzo di storia come lui sia stato vittima di malasanità...


Perché questo è ciò che scrisse poco prima di morire agli amici più stretti. 


Quasi a voler dare un indizio...a lasciare un ultima traccia...


Il resto, tutto il resto... se lo è portato via il vento...


Come le sue ceneri …


Image collage Copertina del libro "Il Disubbidiente" - Locandina del film "Il Traditore"

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