top of page
OP Osservatorio Politico

Francesca Albanese, suo marito ed un filo che...

  • oposservatoriopoli
  • 7 ott
  • Tempo di lettura: 6 min

(... attraversa diplomazia, banche e politica ma con il pugno alzato!)


No. Stavolta non siamo noi a pensar male, lasciamo l'arduo compito ai nostri lettori...

 

Ci limitiamo a scrivere  solo fatti sulla Signora Francesca Albanese, sul marito Massimiliano Calì e su qualche filo che alcuni collegano al flusso di denaro verso aree in conflitto.

 

Cominiciamo dal principio.

 

Chi è Francesca Albanese?

 

Francesca Paola Albanese è una giurista italiana, esperta di diritto internazionale, specializzata in diritti umani e Medio Oriente.

 

Dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.

 

Francesca Albanese è nota per il suo ruolo internazionale sulle questioni palestinesi come relatrice speciale dell’ONU.

 

Relatrice speciale dell'ONU...

 

Ma le sue posizioni forti nei confronti di Israele, in barba al Suo ruolo di "super partes", l’hanno resa una figura divisiva e costantemente sotto i riflettori tanto che il 5 luglio 2025 è stata sanzionata dal Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America Marco Rubio, che l'ha accusata di “fomentare l'antisemitismo, esprimere sostegno al terrorismo e disprezzare gli Stati Uniti e Israele”.

 

Gravissima l’accusa del Segretario.

Gravissima sopratutto se si considera il ruolo delicato che ricopre.

E non finisce qui.

 

Francesca Albanese, Relatore speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati non manca dal farsi fotografare con il pugno chiuso alzato, lasciando trasparire la proprie simpatie.

Senza capire (o magari lo capisce e se ne frega...) che ricoprendo un ruolo istituzionale di natura tecnico-diplomatica, e non politica, anche un gesto simbolico come il pugno chiuso alzato può risultare problematico o inappropriato, finanche provocatorio.

Sicuramente non fatto in buona fede.

 

I “Special Rapporteurs” (relatori speciali) sono esperti indipendenti, ma agiscono sotto l’ombrello del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e devono attenersi a criteri di imparzialità e indipendenza.

 

Criteri di imparzialità ed indipendenza.

 

Un gesto di militanza come il pugno chiuso, tradizionalmente associato a movimenti politici e ideologici (sinistra, resistenza, lotte di liberazione) viene percepito come presa di posizione politica e quindi mina totalmente la credibilità del relatore come figura neutrale.

 

Perché neutrale non lo è.

 

Ma non solo per il pugno chiuso…

 

In parallelo, infatti, c’è il marito, l’economista Massimiliano Calì che, guarda caso, ha avuto ruoli nel campo dello sviluppo internazionale, spingendo diversi osservatori a chiedersi se vi siano possibili conflitti d’interesse.

 

Possibili conflitti d’interesse?

 

Possibili?

Dai su...

 

Francesca Albanese è sposata con Massimiliano Calì, un economista che ha lavorato con istituzioni finanziarie e programmi legati al Medio Oriente e come si legge in alcuni articoli d’oltreoceano  la sua carriera lo colloca come  consulente per l’Autorità Nazionale Palestinese.

 

Anzi, per essere più precisi, ha lavorato come consulente per il Ministero dell’Economia nazionale palestinese!

 

Quindi, come si dice in gergo narrativo, “basta seguire i soldi”...

 

Finora, non esistono prove pubbliche di transazioni o interessi illeciti, tuttavia, nell’era del sospetto, questo contesto basta e avanza per far crollare qualsivoglia parametro di credibilità, e soprattutto, di  neutralità.

 

Anche perché il “Code of Conduct for Special Procedures Mandate-Holders of the Human Rights Council” (A/HRC/RES/5/2, 2007) - articoli 3 e 6 impongono comportamento che “preserves impartiality and credibility of the mandate”.

 

E a noi a naso, di questa imparzialità, proprio non sentiamo il profumo …

 

Breve cenno storico: ill pugno chiuso ha una lunga storia come simbolo politico. Usato dai movimenti comunisti e socialisti nel ’900, dei gruppi rivoluzionari e di resistenza, fino ai movimenti contemporanei come Black Lives Matter o Free Palestine.

 

Domanda: cosa sarebbe accaduto se un relatore speciale delle Nazioni Unite avesse alzato la mano destra?

 

Non vogliamo neanche immaginarlo …

 

Pur avendo valore universale di “solidarietà” o “resistenza all’oppressione”, nel contesto ONU un gesto così carico di valenza ideologica come il pugno chiuso alzato può - e deve - essere interpretato come schieramento con una delle parti in conflitto.


Nel caso di Francesca Albanese, ciò può essere visto come un gesto politico pro-palestinese, e non sicuramente pro-diritti umani.

 

E in un momento come questo, così delicato, schierarsi con la frangia  palestinese significa, almeno per Israele e gli USA, supportare Hamas che, vogliamo ricordarlo, è un'organizzazione politica e militare palestinese islamista, sunnita e fondamentalista, centrale nel conflitto israelo-palestinese, classificata come terroristica da molti Stati, mentre da altri è considerata una legittima organizzazione di resistenza. 

 

Dall'Italia, Israele e dagli USA è considerata organizzazione terroristica.

 

Tirate voi  le somme. Sono chiare ed evidenti.

 

Talmente chiare, che se il partito democratico non prende le distanze, vuol, dire che è complice.

 

Complice di cosa?

 

Ce lo siamo già dimenticati?

 

Ci siamo dimenticati della serata ad alta tensione al Teatro Valli di Reggio Emilia, dove il sindaco è stato travolto dai fischi di una platea schierata e rumorosamente filopalestinese?

 

E guarda caso, la scintilla che ha fatto scoppiare la platea si è accesa quando il primo cittadino Marco Massari (sostenuto dal Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Possibile, Europa Verde e Azione) ha osato ricordare anche “l’infamia del 7 ottobre” e chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani.

 

A quel punto proprio Francesca Albanese, invitata come relatrice speciale ONU ha preso la parola e, con tono ironico, lo ha apostrofato: “Sindaco ti perdono, ma devi promettere che non lo dirai più”.

 

Un episodio che ha suscitato indignazione ed imbarazzo.

Una battuta (sempre che battuta fosse...) giudicata da molti offensiva e politicamente inaccettabile, in netto contrasto con il ruolo istituzionale di chi rappresenta le Nazioni Unite.

 

Il sindaco, visibilmente spiazzato, ha reagito solo con un sorriso di circostanza, quando forse avrebbe dovuto - come commenta più d’un osservatore - revocare simbolicamente il Primo Tricolore consegnato alla militante pro-Pal.

 

La scena, definita da alcuni “terrificante”, è stata rilanciata in serata anche su Rai 2, nel programma Ore 14, dove il clima del Valli è stato paragonato a un teatrino di intolleranza dai toni inquietanti, evocando - con inevitabile disagio - i raduni antisemiti della Germania degli anni Trenta.

 

Ed ecco che entra in scena l’antisemitismo più becero e realistico perché durante il programma InOnda, mentre negli studi di La7 si discuteva di guerra in Palestina, all’arrivo della Senatrice della Repubblica Liliana Segre la Relatrice Speciale dell'Onu Francesca Albanese è uscita dallo studio.

 

O meglio, a nostro avviso,  è scappata …

 

Perché non avrebbe retto il confronto con la Senatrice a vita, o quanto meno, avrebbe fatto l’ennesima figura di merda internazionale rispondendo in maniera antisemita ad una superstite ebrea dell’Olocausto.

 

Quindi, ricapitoliamo, pugno chiuso alzato, contestazioni ad un Sindaco che ricorda le vittime d’Israele, marito che ha a che fare con affair economici con la Palestina e fuga - vergognosa - dinanzi alla Senatrice Segre.

 

Cos’altro possiamo aggiungere che non sia ancora così evidente?

 

Stavolta il silenzio pesa più di qualsiasi parola.


Perché qui non si tratta di un semplice “scivolone comunicativo”, né di un gesto frainteso: siamo davanti a una questione di credibilità internazionale, di rispetto istituzionale e, soprattutto, di dignità nazionale.

 

Chi rappresenta le Nazioni Unite non può permettersi di confondere l’attivismo militante con la diplomazia.

 

L’ONU non è il suo palcoscenico, forse Francesca Albanese non l’ha capito o forse non nessuno glielo ha detto.

 

Ci piace ricordare, inoltre, che chi parla in nome dei diritti umani non può selezionare le vittime in base alla bandiera che portano!

 

Francesca Albanese ha scelto il palcoscenico del conflitto più delicato del pianeta per farsi simbolo (pubblicità) di una parte.

 

Del resto, ultimamente va di moda cavalcare l'onda...

 

Ma un relatore ONU, quando diventa simbolo di parte, smette di essere arbitro e diventa attore.

 

E un arbitro che partecipa al gioco non ha più alcuna autorità per fischiare falli.

 

Che sia chiaro.

 

Ma un altra domanda resta aperta: “Dove finiscono - e da dove arrivano - i soldi che alimentano la diplomazia nel conflitto israelo-palestinese?

 

Mah …altro mistero su cui nessuno indaga...

 

Di concreto sappiamo che quella della Albanese è una storia abbastanza vecchia, perché già qualche anno fa vi fu una “Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-003338/2023 alla Commissione - Articolo 138 del regolamento” volta a comprendere se quest’ultima “…fosse grado di fungere da esperto neutrale e indipendente delle Nazioni Unite…”.

 

Quindi? Lo è? Cosa hanno risposto?

Altro mistero...


Stavolta non siamo noi a pensar male.

 

Non ce n'è bisogno …



ree

 
 
 

Commenti


OP Osservatorio Politico
GNS PRESS

Iscriviti alla nostra newsletter

Data e ora
Giorno
Mese
Anno
Orario
OreMinuti
Prodotto
Donazione
10 €
20 €
30 €

Tutte le nostre aree web, sito, blog, social "OP Osservatore Politico" non rappresentano una testata giornalistica in quanto vengono aggiornati senza alcuna periodicità.

Non possono, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.

  • Blogger
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

IL MOTTO SCELTO PER OP (Mino Pecorelli)

"Comment is free, but facts are sacred. Comment also is justly subject to a selfimposed restraint. It is well to be frank. It is even better to be fair. This is an ideal."

È una frase di C.P. Scott, direttore del Guardian per 57 anni, dal 1873 al 1930.

Copyright

© 2035 by ifyou&communicationbrother's

Powered and secured by Old&Fast Accurate Affair Group

GDPR Privacy
GNS PRESS
bottom of page