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AGNELLI: il testamento, il colpo di scena...ed un sospetto...

  • oposservatoriopoli
  • 4 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

(Un ritorno al futuro …dal passato!!!)


Ed ecco che dal 1998 oggi emerge nuovo testamento dell’Avvocato: “A Edoardo il 25% di Dicembre.”

 

Già. Un vero e proprio colpo di scena in tribunale a Torino all’udienza dedicata alla causa civile promossa da Margherita Agnelli nei confronti di John, Lapo e Ginevra Elkann.

 

Infatti nel 1998, Gianni Agnelli stilò un testamento assegnando a Edoardo una quota nella società “Dicembre” e questo è quanto prodotto in udienza dai legali di Margherita Agnelli.

 

Nel testo di questo foglio composto di poche righe scritte in amanuense si legge: “A modifica di altre disposizioni precedenti lascio a mio figlio Edoardo la mia partecipazione nella società semplice “Dicembre” pari all’incirca al 25%. Sono sicuro che gli altri miei congiunti, già proprietari ciascuno di una quota della stessa entità, accetteranno senza contestazioni questa mia disposizione”.

 

La Dicembre è la società della famiglia Elkann che a cascata controlla la holding Exor.

 

E quando si parla di Exor non si parla di spicci, Exor è una holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia italiana Agnelli, con una capitalizzazione di quasi 17 miliardi di euro, un Net Asset Value (NAV) intorno ai 38 miliardi di euro, e un fatturato di oltre 44 miliardi, insomma, riassume una storia imprenditoriale fatta di oltre un secolo di investimenti!

 

La difesa della famiglia Elkann ha replicato con fermezza, sottolineando che il presunto testamento di Gianni Agnelli - presentato solo oggi da Margherita in copia fotostatica, nell’ambito del giudizio civile, e contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo - non ha alcun effetto né sulla successione Agnelli né su quella Caracciolo, e dunque non modifica in alcun modo l’assetto proprietario della società Dicembre e poi affondano: “Al momento della morte dell’Avvocato – osservano i legali – Edoardo era già deceduto; di conseguenza, le quote della Dicembre intestate a Gianni Agnelli furono trasmesse alla moglie Marella e alla figlia Margherita. La successione fu poi regolata con l’accordo transattivo del febbraio 2004, in base al quale Margherita uscì definitivamente dal capitale della Dicembre, ritenendo peraltro in quel momento la Fiat un’azienda destinata al fallimento. Va aggiunto – proseguono i difensori – che, a distanza di oltre vent’anni dalla scomparsa di Gianni Agnelli, qualsiasi eventuale pretesa di terzi sul suo patrimonio risulta comunque estinta”.

 

Insomma, una causa civile destinata a fare scalpore questa, perché il documento, emerso nell’ambito delle indagini avviate dalla Procura di Torino nei confronti – tra gli altri – di John Elkann e Gianluigi Ferrero, viene considerato dai legali di Margherita un elemento decisivo, da un lato, potrebbe imporre una revisione profonda degli assetti proprietari della Dicembre; dall’altro, sul piano morale, costituirebbe la conferma che le ultime volontà dell’Avvocato siano state ignorate e tradite.

 

Ora, Se restiamo ad un livello di cronaca, quindi non entrando troppo in speculazioni, ma restando su fatti, ricadute e scenari credibili, questo caos può portare su tre direttrici principali che “valgono la pena” di essere raccontate.

Una sul piano giudiziario perché l’emersione di un presunto testamento apre scenari di contenziosi civili e possibili accertamenti penali.

Potrebbe infatti, esserci una riapertura di fascicoli, anche se il decorso dei termini gioca a sfavore di Margherita.

 

La vera notizia, a livello cronachistico, è l’eventuale conflitto tra Procura e difese, ovvero, “documento autentico o carta inutile?”.

 

Sul piano patrimoniale e societario il cuore della questione è la società Dicembre, cassaforte degli Agnelli-Elkann, perchè se venisse messa in discussione la legittimità degli assetti, si potrebbe aprire un terremoto sulla governance del gruppo.

 

Anche solo l’ipotesi di una revisione degli assetti è rilevante per il peso che Exor e la galassia Agnelli hanno sull’economia italiana.

 

Infine sul piano morale e d’immagine,perchè qui c’è il vero “titolo da cronaca”.

Lo scontro pubblico madre-figlio, la contrapposizione tra “le ultime volontà dell’Avvocato” e la gestione attuale della dinastia.

 

Per il lettore però, la notizia più forte è il tradimento simbolico perché, se davvero le volontà di Gianni Agnelli fossero state ignorate, sarebbe una frattura non solo legale ma anche etica dentro la famiglia più potente d’Italia!

 

E agli italiani gli inciuci familiari piacciono troppo.

Figuriamoci poi sulla dinastia torinese!!!

 

Noi siamo in finestra e aspettiamo sviluppi.

Magari più avanti torneremo a parlarne.

Vi racconteremo il seguito, magari  insieme ad una serie di sospetti legati al suicidio del povero Edoardo...


Stay tuned...


a cura di Mino


(image wikipedia)

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